Lo tecnica dello “Spin Trapping” accoppiato alla spettroscopia EPR rappresenta la metodica più diffusa per evidenziare la presenza di specie radicaliche a vita breve, formatesi ad esempio nel corso di una reazione chimica o nell’evolversi di un processo biochimico, permettendo inoltre di identificare la specie radicalica stessa. A tale scopo vengono utilizzate molecole diamagnetiche che agiscono da “intrappolatori” di radicali instabili per dare a loro volta origine a derivati paramagnetici più persistenti e facilmente studiabili all’EPR.
Le “trappole” da noi utilizzate sono principalmente costituite da nitroni a struttura ciclica, ma vengono anche sintetizzati nitroni con diverse caratteristiche di lipo/idrosolubilità in modo da permettere la loro diffusione in ambienti diversi (lipidico, acquoso) e che consentono anche un immediato riconoscimento della specie radicalica intrappolata con notevole precisione.