Collaborazioni
Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, Politecnico di Torino.
Attività
Negli ultimi anni l’interesse per le leghe leggere (a base Al, Mg e Ti) è andato crescendo soprattutto in settori strategici quali quelli dei trasporti e dell’energia. Infatti, a causa della bassa densità e dell’elevata resistenza meccanica, tali leghe trovano ormai numerosi impieghi strutturali in campo automobilistico, aerospaziale e biomedicale. Tuttavia, numerosi problemi irrisolti, riguardanti la formazione e l’evoluzione delle fasi indurenti, costituiscono ancora una limitazione alle possibili applicazioni.
La presente ricerca si occupa dello studio dei processi di formazione e di crescita delle fasi secondarie responsabili delle proprietà meccaniche delle leghe.Le leghe leggere studiate appartengono alla categoria delle leghe da trattamento termico in cui il principale meccanismo d’indurimento è la precipitazione delle fasi secondarie a partire da una soluzione solida sovrassatura termodinamicamente instabile. In tali leghe, il clustering di atomi di soluto è il meccanismo che dà inizio alla formazione dei composti indurenti. Questa fase iniziale determina la distribuzione spaziale e la forma dei precipitati indurenti e, quindi, le proprietà meccaniche della lega stessa.
Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono i seguenti: